LA METRO ECCETERA L. BATTISTI LA METRO DEI RIFLESSI GLI SGUARDI VERSO IL VETRO GLI APPOSITI SOSTEGNI VERTICALI LE MANI CHE FATALI LI DISCENDONO E QUELLI ORIZZONTALI IN ALTO I POLSI E GLI OROLOGI VIAGGIANO DA SOLI LA METRO I SEDUTI DI FRONTE SONO SEMPLICEMENTE GLI AVANZATI DAL VIAGGIO PRECEDENTE CHE ANDAVA DOVE VANNO TUTTI I PRESENTIMENTI ECCETERA IN UN SOFFIO DI PORTA FA L'INGRESSO LA BELLA INCATENATA A TESTA ALTA INVECE I VIAGGIATORI SONO ENTRATI COL CAPO CHINO E L'UMILTA' DEI FRATI BELLA INCATENATA DAI SUOI STESSI ORMEGGI LA CINGHIA DELLA BORSA E STRINGHE MOSCIE E FASCE DI CAMOSCIO E STRATAGEMMI DEI MORBIDI TORMENTI D'ORGANZINO SI FA LA TRIGONOMETRIA NEI FINESTRINI CORRISPONDENTI AGLI OCCHI ALESSANDRINI DI LEI CHE GUARDA FISSA UN SUO SUSSULTO FUSO NEL VETRO CHE LE RICORDA TANTO UN SUO SUSSULTO LA METRO PIOMBA NELLA GALLERIA COME UN ECCETERA ECCETERA E CONTINUA TREMANTE PER ANDAR DI LETTURA DA UN ATTICO MITTENTE TUTTA GIU' A FENDENTE E PIU' DI TUTTI IL GIORNALE IL GIORNALE CHE HA SUCCESSO UNA SCRITTA IN CASO DI NECESSITA' ROMPERE IL VETRO E TUTTI I TRASGRESSORI SARANNO ECCETERA LA METRO SI AVVICINA ALLA STAZIONE PROSSIMA E RALLENTA I POSTI A SEDERE AD OCCHIO E CROCE DICIAMO 36 LE SCALE SONO MOBILI MA LE PARETI NO E FERMI I CORRIDOI LA FOLLA PASSA E SALE LA METRO ACCELLERA ECCETERA ECCETERA E PUNTINI DI SOSPENSIONE