GENERALE - F. DE GREGORI Generale dietro la collina ci sta la notte crucca e assassina e in mezzo al prato c'e' una contadina curva sul tramonto sembra una bambina di cinquant'anni e di cinque figli venuti al mondo come conigli partiti un giorno come soldati e non ancora tornati. Generale dietro la stazione lo vedi il treno che portava al sole non fa piu' fermate neanche per pisciare si va dritti a casa senza piu' pensare che la guerra e' bella anche se fa male che torneremo ancora a cantare e a farci fare l'amore l'amore dalle infermiere. Generale la guerra e' finita il nemico e' scappato e' vinto e' battuto dietro la collina non c'e' piu' nessuno solo aghi di pino e silenzio e funghi buoni da mangiare buoni da seccare da farci il sugo quando viene Natale quando i bambini piangono e a dormire non ci vogliono andare. Generale queste cinque stelle queste cinque lacrime sulla mia pelle che senso hanno dentro il rumore di questo treno che e' mezzo vuoto e mezzo pieno e va veloce verso il ritorno tra due minuti e' quasi giorno e' quasi casa e' quasi amore.